PER RIFLETTERE INSIEME

I DOMENICA D’AVVENTO (29 novembre 2015)

Tre parola sempliciimages

Il tempo liturgico dell’Avvento, ancor prima che condurci alla celebrazione della solennità del Natale, intende rinnovare la fede della Chiesa nel ritorno del suo Signore alla fine dei tempi e prepararla a quel giorno di cui non le è dato conoscere né il giorno né l’ora.

All’incontro con Gesù Cristo il cristiano si prepara con gli incontri che vive nella propria quotidianità. Negli ambienti in cui vive molteplici sono gli incontri occasionali o programmati, con persone che si conoscono o di cui non si ha nessuna conoscenza. In ciascuno di questi incontri il cristiano si prepara ad incontrare il Signore.

Tutto questo è ancor più vero e sperimentabile in famiglia. L’incontro tra i membri di un nucleo familiare è il più quotidiano che possa esistere. E quindi a volte può essere caratterizzato dalla noia o dall’abitudine. C’è bisogno di renderlo sempre nuovo, c’è bisogno che ciascun membro della famiglia, soprattutto marito e moglie, accettino di rinnovarsi nello stile e negli atteggiamenti, nei modi di fare più concreti.
Da papa Francesco accogliamo la seguente provocazione: «La catechesi di oggi è come la porta d’ingresso di una serie di riflessioni sulla vita della famiglia, la sua vita reale, con i suoi tempi e avvenimenti. Su questa porta d’ingresso sono scritte tre parole, che ho già utilizzato diverse volte. E queste parole sono: permesso?, grazie, scusa. Infatti queste parole aprono la strada per vivere bene nella famiglia, per vivere in pace. Sono parole semplici, ma non così semplici da mettere in pratica! Racchiudono una grande forza: la forza di custodire la casa, anche attraverso mille difficoltà e prove; invece la loro mancanza, a poco a poco apre delle crepe che possono farla persino crollare» (Francesco, Udienza generale, 13 maggio 2015).

La verifica degli atteggiamenti e dello stile con i quali si incontra l’altro aiuterà certamente  tutta la famiglia a ritrovare e mantenere sempre intatta la bellezza dell’incontro stesso, ogni giorno.