Luglio è il mese dedicato al culto del “ Preziosissimo sangue” che richiama alla transustanziazione, nelle celebrazioni eucaristiche, del vino nel sangue di Cristo. Questa festa iniziò ad essere celebrata in diverse località (nelle chiese di Fécamp, basilica di Bruges, Neuvy, Sant’Andrea a Mantova, Santa Maria Assunta a Sarzana, San Giacomo a Clauzetto) e venne introdotta a Roma nel 1849. L’origine di questa festa non è antica: risale a Pio IX, il cui pontificato fu una delle epoche più gloriose per lo sviluppo di questa devozione. Già si celebrava in qualche luogo una festa del Preziosissimo Sangue nel venerdì della quarta settimana di Quaresima, ma fu Pio IX a voler istituire una festa universale alla prima domenica di luglio, come un monumento alle vicissitudini della S. Sede e come un “Te Deum” perpetuo di ringraziamento per il rientro dall’esilio di Gaeta (ricordiamo, anche, che Pio IX fu il Papa che l’8 dicembre 1854 proclamò il dogma dell’Immacolata concezione con la bolla Ineffabilis Deus, tradotta in 400 lingue e dialetti). La festa del Preziosissimo sangue fu poi fissata da S. Pio X al 1° luglio, ma dal 1970, per la riforma del calendario liturgico dopo il Concilio Vaticano II, la festa venne celebrata non da sola ma assieme a quella del Corpus Domini.
II significato di questa solennità che si celebrava è del tutto affine a quello del S. Cuore, con cui aveva in comune il Vangelo della Messa. C’è un’intima relazione tra il Cuore e il Sangue, non solo perché dal Cuore di Gesù, trafitto dalla lancia, sgorgò acqua e Sangue, ma anche perché il primo calice nel quale quel Sangue divino fu consacrato e vivificato, fu proprio il Cuore dei Verbo incarnato.
La S. Messa esalta l’efficacia redentrice del Preziosissimo Sangue e ci invita a dissetarci alle fonti divine delle piaghe di Gesù, affinché il suo Sangue sia pegno per noi di vita eterna.
Il motivo generale del culto è la dignità divina di Cristo, a cui quel Sangue appartiene; mentre il motivo speciale del culto al Preziosissimo Sangue sta nel fatto che Dio ha voluto che quel Sangue fosse il prezzo della nostra redenzione.
Il Sangue di Cristo non solo ci ha riscattati, ma è anche la sorgente di ogni grazia, il prezzo di ogni favore che ci viene da Dio. II pregio di una perla preziosa si valuta dal prezzo che si è disposti a pagare per averla; e quanto più alto è il prezzo, tanto più quella perla è considerata preziosa. Ora, la nostra anima non è stata comprata con l’oro o con l’argento, ma con un prezzo inestimabile, infinitamente più alto, cioè col Sangue Preziosissimo che il Figlio di Dio ha sparso per noi sulla croce alla fine della sua esistenza terrena. Quanto è grande dunque la dignità della nostra anima!
Fra i santi Padri della Chiesa che hanno avuto una speciale devozione per il preziosissimo sangue ricordiamo S. Giovanni Crisostomo in Oriente e S. Agostino in Occidente. II grande zelo che ardeva in Crisostomo e l’entusiasmo divenuto in S. Agostino una vera passione per il Sangue spiegano la preminenza di questa devozione nei loro scritti.
Le rivelazioni di S. Geltrude sono piene delle più soavi e profonde espressioni riguardo al Preziosissimo Sangue di Gesù. Ma questa devozione pare aver preso la sua forma moderna e la sua consistenza in S. Caterina da Siena, che può essere giustamente chiamata la profetessa del Preziosissimo Sangue’.