III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO C


La parola di Dio si compie oggi
Ogni pagina del vangelo non è parola morta ma viva che Dio dice a noi e deve realizzarsi oggi. Il Vangelo non racconta solo la vita di Gesù, ma anche la mia vita. Il Vangelo ci contiene, ci coinvolge. Per questo la liturgia della Parola non è una semplice lezione morale, né l’affermazione della speranza escatologica tenuta desta dai profeti; essa proclama l’adempimento del disegno del Padre nell’oggi della vita e dell’assemblea.
Non si contempla qui un passato tramontato, né si sogna un avvenire straordinario, ma si vive il tempo presente come luogo privilegiato della venuta del Signore. Quindi non si cerca di applicare questo o quell’altro testo ispirato agli avvenimenti vissuti dai membri dell’assemblea, ma di indicare che l’evento vissuto oggi dagli uomini e dai cristiani rivela il disegno di Dio che si realizza in Cristo.
Antico e Nuovo Testamento vengono resi attuali, vicini, se non si rimane attaccati alla lettera morta. In ogni pagina scopriremo presto o tardi di poter dire: «Qui si parla di noi. Io sono Adamo. Noi siamo gli apostoli sul mare. Noi ci troviamo precisamente come Gesù sulla via del Calvario e della risurrezione. In tal modo, mediante la parola di Dio, noi veniamo lentamente a scoprire qual è la nostra vita agli occhi di lui, vale a dire nella sua dimensione profonda…».
La parola che viene da Dio, di Dio possiede la potenza e l’efficacia. Essa interroga, provoca, consola, crea comunione e salva, sia pure in modo diverso, secondo i momenti e le forme; ogni atto di predicazione è glorificazione di Dio ed evento per l’uomo. (DAL SITO MARA’N ATHA’)