XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C


Non potrebbe chiamarsi Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, e dei tanti che ci hanno preceduto, se questi non fossero più che un nome vano. Se Abramo fosse morto definitivamente mentre Dio si proclama suo salvatore, questa salvezza sarebbe una delusione.
La rivelazione di Cristo appare dunque fondamentale come il problema che era stato posto. Dio è un Dio vivo per uomini vivi. E la sicurezza della nostra vita oggi. Da questa certezza nasce la gioia e la pace. La vita non fallisce perché è salva dalla morte.