L’Ascensione del Signore è un mistero di relazione. Ci riguarda in prima persona. Egli, portandoci con sé, ci fa dono della sua libertà poiché orienta il nostro sguardo “verso l’alto”. Il suo “distaccarsi” da noi non è affatto un abbandono ma genera un modo nuovo di presenza: mediante lo Spirito, Egli abita nella sua Chiesa, la arricchisce con doni multiformi perché tutti giungano all’unità della fede, alla conoscenza del Figlio di Dio, alla misura piena della maturità di Cristo. In questo giorno santo lo ringraziamo perché, precedendo tutti nella dimora eterna, concede al nostro cuore di gustare la serena fiducia di chi appartiene a lui.