XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – B

«Prese a mandarli due a due»
Mc 6,7

Siamo dei chiamati: è questa la nostra più intima identità. Chiamati a far riecheggiare Vangelo, salvezza, guarigione. Chiamati da Colui che abbiamo scelto di seguire, per essere voce di quella bella Parola che chiama – anche attraverso noi – altri.
La storia che da cristiani dovremmo raccontarci è una storia di bellezza travolgente, di miracoli ordinari, di guarigioni quotidiane. Dovremmo poter far memoria in ogni istante di storie intime e audaci, che null’altro sono se non segno della presenza costante di quel Dio che non perde occasione per farsi amore, per darsi a noi, per diventare incontro. Quanto dovrebbe essere lontana la nostra vita dalla pesantezza delle preoccupazioni, dall’ansia dei risultati, dall’amarezza delle delusioni. Il pane e il denaro, il futuro e la sicurezza, la vita e il benessere non dovrebbero essere il cuore delle nostre energie; a loro non dovremmo concedere le chiavi della nostra serenità.
(DAL SITO: “CANTA LA VITA” FSP)